Nel 2024 abbiamo dato il via al primo concorso letterario “Ti ricordi quel giorno in ufficio?”
Per l’occasione pubblichiamo a grande richiesta i racconti sia dei vincitori che dei partecipanti, un’opportunità per permettere a tutti di leggere e apprezzare i racconti che hanno partecipato.
ELENCO DEI PREMIATI AL PRIMO CONCORSO LETTERARIO 2024
“Ti ricordi quel giorno in ufficio”
RAMELLA PEZZA CRISTINA
Motivazione:
Un vero racconto. Con una trama, uno svolgimento, personaggi, una struttura, un finale. Con una costruzione puntuale, precisa, articolata, condita con una scrittura di pregio e coerente all’idea iniziale.
L’autore non lascia nulla al caso. Non i personaggi (bellissima la trovata di dare loro il nome delle province del Piemonte), non la scenografia e l’azione zeppa di simbologia da film d’azione o da azione terroristica.
Pregio essenziale di questo elaborato, il vero e proprio valore aggiunto, è però rappresentato dalla straordinaria e succulenta ironia della quale è interamente permeato. Le rivendicazioni dei rivoltosi, lo svolgersi dell’operazione, l’utilizzo di termini “militari”, l’idea di usare, come contenitore del tutto, una lettera dal carcere. Tutto è piegato al grande talento ironico dell’autore stesso, che sembra volerci lanciare un prezioso insegnamento. Mai prendersi troppo sul serio.Your Content Goes Here
MANFRE’ FRANCESCO
Motivazione:
Un bellissimo racconto con un sapiente mix di sarcasmo sulle cosiddette “nuove tecnologie”, l’inglesismo imperante e l’autocelebrazione esibita.
L’autore ci porta dentro dinamiche ormai presenti in tutti i luoghi di lavoro intellettuale e costituite, per larga parte, dall’idolatria verso la tecnologia, cui fa da contraltare l’assoluto smarrimento con il quale si affronta qualunque, sia pur minimo, intoppo.
Il protagonista si atteggia a genio totale, in grado, con il suo intuito clamoroso, di affrontare qualsiasi evenienza informatica e tecnologica. Capace quindi di farsi beffe di macchine e colleghi. E di approfittarsi di tutto ciò. Si scoprirà alla fine che la realtà è ben altra.
L’ironia del testo è formidabile, l’autore è bravissimo a non “spiegarci” nulla ma, viceversa, a fare parlare i fatti che lui descrive mirabilmente.
FRANCESCA GAVAZZI
Motivazione:
Racconto originale con attenzione a un particolare aspetto dell’attività lavorativa: la missione esterna.
Una narrazione breve ma incalzante, che mescola sapientemente emozioni, fantasia e ironia.
Un finale interessante in grado di regalare al lettore un sorprendente colpo di scena.
ILARDO ARIANNA
Motivazione:
Racconto originale con attenzione a un particolare aspetto dell’attività lavorativa: la missione esterna.
Una narrazione breve ma incalzante, che mescola sapientemente emozioni, fantasia e ironia.
Un finale interessante in grado di regalare al lettore un sorprendente colpo di scena.